Centro Nazionale per la
Cura dei Tumori dell'Ipofisi

Direttore: Prof. P. Mortini

Gli adenomi ipofisari sono tumori benigni che nascono dalle cellule della porzione anteriore della ghiandola ipofisaria.

Il trattamento primario è di solito un intervento chirurgico o il trattamento farmacologico. Quando il trattamento iniziale con questi interventi fallisce, o quando vi è una recidiva, subentra l’opzione della radioterapia.

La radioterapia attuale impiega più sofisticate tecniche di “imagin” e “targeting” che in precedenza non erano disponibili; tuttavia la maggior parte dei lavori scientifici pubblicati, che si basano su studi retrospettivi, riportano i risultati ottenuti dalle tecniche meno moderne.

Le tecniche più recenti offrono la promessa di ridurre l’incidenza e la gravità degli effetti collaterali. Il tempo relativamente lungo necessario per controllo dell’ipersecrezione ormonale ed il successivo sviluppo di ipopituitarismo sono tuttavia ancora un fattore limitante della radioterapia.

TIPI DI TRATTAMENTO RADIANTE

Radiochirurgia stereotassica — La radiochirurgia stereotassica (SRS) consiste nella somministrazione di una singola dose elevata di raggi utilizzando un sistema di localizzazione di alta precisione per il trattamento di piccoli bersagli. Grazie all’elevata precisione e collimazione di raggi da tutte le direzioni, questo sistema è in grado di ridurre al minimo la dose ricevuta dalle strutture adiacenti il bersaglio.

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Radioterapia frazionata  E’ la somministrazione di raggi in più piccole dosi quotidiane (di solito cinque giorni a settimana per cinque o sei settimane). Questo è la modalità più comune di radioterapia viene utilizzato per quelle lesioni che, per dimensioni eccessive o elevata vicinanza ad organi critici, non possono essere trattate in singola dose con la radiochirurgia stereotassica.

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